Dove le cose accadono. Il riconoscimento del contesto, del loro significato per costruire storie.
Leggendo a tale proposito, i commenti proprio del II° articolo (ringrazio tutti i lettori dei loro interventi), ho trovato interessante come le loro battute circa l'argomento proposto, gradualmente si ampliassero andando a descrivere inevitabilmente il significato personale che ognuno di loro attribuiva al termine "narrare = narrarsi".
Un'esplosione di emozioni (per non smarrirmi), stati di animo (comprensione) bisogni (partire da quel punto per non perdersi ma ritrovarsi).
Un intervento mi ha colpito perché la persona scriveva, cito testualmente: "narrarsi per comprendersi...per ritrovare se stessi e ricominciare proprio da lì ... dal punto esatto in cui ci si è iniziati a perdersi".
Narrarsi per dare voce all'esistenza e l'inizio del cambiamento.
dalla I° parte
[...] In questo caso caso per noi la questione sarebbe un po' più complicata visto che "abitare" un mondo e' il continuo intreccio temporale delle nostre vite l'una con l'altra e con l'ambiente che ci circonda e noi esseri umani ci rendiamo spesso inermi di fronte a tali esperienze. Non è forse così? [...]
Uhm, intreccio temporale della mia vita con altre vite e insieme con l'ambiente che è intorno a noi.
Le relazioni per intenderci. Come ci relazioniamo con "..."? O meglio, oggi, come più o meno consapevolmente entriamo in relazione con gli altri?
Se mi soffermo sulla parola "ora" per esempio, in questo momento che cosa sto facendo io mentre scrivo?
E come lo sto facendo?
Entro in contatto con i miei pensieri, le mie idee, forse conoscenze, insomma tutto ciò che alberga nel mio mondo intrapsichico e lo sto scrivendo, perché?
Vite da esplorare, annusare, osservare, toccare.
Quando ci sentiamo in difficoltà, in conflitto per qualcosa, spesso restiamo a guardare fermi e immobili lì.
Non in un angolo, no.
Piuttosto, al centro della stanza bloccati e arresi come un vecchio mobile che dopo un trasloco viene lasciato nella casa che rimarrà vuota, pensando: "forse qualcuno lo userà ancora".
E noi li, coi remi tirati su in barca a dire nulla, a fare nulla, a pensare nulla, a sentire nulla. Tanto siamo in sospeso del “chissà che cosa sarà di noi”.
Che cosa ci rende così?
Che cosa è accaduto alla nostra vita tanto da renderla improvvisamente così dannatamente indegna di essere ancora esplorata, annusata, osservata, toccata.
La Psicoterapia: il mestiere di “stare umana-mente” con le storie di vita.
Dedicato a tutte le persone che sono venute nel mio studio per iniziare un percorso di cambiamento di se stessi con se stessi. Ho avuto l'onore di conoscerne tante, sempre diverse, uniche e per questo speciali. Ogni storia narrata è stata messa tra le mie mani come un libro da leggere con gli occhi e non solo.
Un tesoro inestimabile che mi consente di crescere ogni giorno nella relazione ed in interazione con ogni singola persona con la quale lavoro e in relazione con me stessa. La conoscenza è un processo interminabile, a maggior ragione l'analisi di se. Ciò non può spaventarci, può darci il senso di quanto siamo in grado di aprirci verso il mondo, sentendoci vivi, vivendo la vita.
Pieni riempiti di vuoto, relazioni superficiali prive di significato, il Bullismo.
Chi sono i giovani di oggi? Queste future generazioni dell’era post-moderna?
Negli ultimi mesi non posso fare a meno di notare nuove uscite di libri interessanti sulle famiglie, sui rapporti con i bambini e la loro formazione o anche ascoltare programmi radiofonici su argomenti preoccupanti di quanto l’educazione sia in crisi e le famiglie siano allo sfascio, o, ricevere inviti a congressi di psicologia, psicoterapia ove i temi rilevanti da trattare riguardino problemi di alcolismo, morti del sabato sera, e così via secondo il periodo correlato agli ultimi fatti di cronaca o viceversa, chissà.
Bambini e giovani sognanti. Fra insegnanti di frontiera e genitori in trincea!
Il 25 ottobre con il ciclo dell’Autorità Perduta si sono riaperti gli incontri serali presso la Libreria del Sole. Questa volta l’ispirazione sull’argomento è stato ideato grazie ad un articolo scritto da Massimo Recalcati “Maestri Riluttanti: Cari Professori non fate gli Psicologi!”.
Iniziamo dal titolo della nostra serata: “ Bambini e Giovani Sognanti. Fra Insegnanti di Frontiera e Genitori in Trincea”.
Un nuovo anno scolastico si è affacciato alla porta bussando un pò sbuffante e affaticato dagli ennesimi cambiamenti legislativi, irrequieto ed entusiasta di entrare in scuole tirate grosso modo a lucido pronte ad accogliere bambini, ragazzi seguendo i diktat di ciò che si sa, si deve fare, con un minuzzolo lumicino di speranza con la fiammella che traballa ma ancora acceso.
Mi fermo. Il viaggio ha inizio!
La crisi, i tempi contratti, vissuti senza respiro, esaspera, a volte, le relazioni con gli altri, con i bambini o con i vecchi sembra anche più facile. Scrivo queste righe mentre sono seduta tranquilla su una panchina, un po’ scomoda a dire la verità, per aspettare che mia figlia finisca la lezione di danza. Generalmente porto con me da leggere. Oggi sono distratta dal pianto di una bambina che è ripresa, sgridata, strattonata, tirata, da una signora giovane che parla con un tono di voce alto e autoritario, si muove a scatti e ha un comportamento piuttosto sgradevole. Non penso si stia divertendo. Non penso sia una persona malvagia, maleducata o che so io. Penso sia una giovane mamma in difficoltà. Certamente da non poter giustificare il suo comportamento, almeno per quello che mi riguarda, ma in difficoltà.
Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali
Meritocrazia termine ampiamente trattato da diversi autori in ambito filosofico, sociologico, economico, politico, storico, culturale.
Noi lo abbiamo discusso in una libreria di quartiere, la "Libreria del Sole" che, con l'iniziativa "Vivi il tuo quartiere", propone periodicamente dei temi sui quali ci si può confrontare facendo condurre la serata da un professionista appassionato del proprio lavoro e che si rende dunque disponibile a condividere le proprie conoscenze e a trattarle con persone interessate agli argomenti proposti.